Muladhara chakra

Il termine di questo chakra deriva da mula, che vuol dire radice + adhara, che vuol dire base. In muladhara chakra risiede l’energia della kundalini oltre a governare l’istinto di sopravvivenza, il senso di sicurezza, le angosce oppure le emozioni piu’ profonde.

Il risveglio in negativo di questo chakra fa affiorare tutte le emozioni represse: la collera, la lussuria, un eccessivo attaccamento alle cose materiali…

Il risveglio in positivo di questo chakra porta alla nascita di una personalità sensata, sicura… “con i piedi per terra” come si direbbe in gergo comune!

Inoltre governa annamayakosha ed connesso all’assimilazione del cibo oppure, sul piano più sottile, all’istinto di sopravvivenza. Situato negli uomini tra gli orifizi urinario ed escretorio, nella ghiandola perineale; mentre nella donna dietro la cervice, nella parte più bassa dell’utero. Per via della sua posizione presiede il tattva della terra, prithivi, ed è sotto l’influenza del guna tamas.

Lo yantra è costituito dal fiore di loto con 4 petali color cremisi. All’interno c’è un quadrato giallo con 8 lance che vanno verso l’esterno che rappresenta la concretezza e la stabilità. Al centro del quadrato c’è un triangolo rosso rovesciato il cui vertice poggia su un elefante con sette probosciti, oltre al bija mantra lam. All’interno del triangolo c’è lo svayambhu-linga, di colore grigio fumo, su cui si attorciglia un serpente verde. La cosa che ho trovato molto interessante relativamente a questo chakra è che in esso è presente il Brama-granthi che rappresenta l’attaccamento alle cose materiali. Staccarsi da questo attaccamento morboso rappresenta il cammino verso l’evoluzione oltre a permettere l’ascesa alla kundalini lungo la sushumna.

La parte sensoriale della corteccia cerebrale è strettamente al naso. Un modo per risvegliare Muladhara chakra è quello di praticare nasikagra drishti, ovvero lo sguardo verso la punta del naso.

 

 

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