Vasisthasana

Ultimamente mi capita molto spesso di imbattermi, leggendo o guardando varie riviste, sui numerosi benefici di questo asana. La “forma” non mi è totalmente sconosciuta perchè in qualche lezione ho avuto modo di mettermici a confronto, ma ora i nostri incontri visivi stanno diventato sempre più frequenti e questo per me vuol dire che devo studiarlo più in profondità. Diamo inizio alle danze e poi chissà, forse verrà anche inserito in qualche mie lezione per il nuovo anno ;o)

Viene chiamata anche ‘Posizione dell’asse laterale’ ed è una posizione di equilibrio che richiede, per una giusta esecuzione, la tonicità di tutto il corpo. Nonostante siano interessate molte parti del nostro corpo penso che a livello energetico manipura chackra sia la parte più stimolata, perchè l’addome è di fondamentale importanza per:

  • mantenere l’equilibrio
  • non permettere l’accentuarsi della lordosi lombare

Satyananda la propone come la prima variante di santolanasana, o posizione dell’asse, pertanto suggerisce di iniziare partendo da marjariasana; Yoga Journal suggerisce di iniziare dalla posizione di Adho Mukha Svanasana anche per preparare le spalle ed i polsi che sono le zone sulle quali andrà a gravare maggiormente il peso nella staticità. Shashankasana è in assoluto la posizione da utilizzare per il riposo.

In base a quanto suddeto e per assumere vasisthasana bisogna procedere nel seguente modo:

Inspirando sollevare lentamente il braccio sinistro e ruotare con il corpo sul lato destro. A terra rimangono come base d’appoggio la mano destra e l’esterno del piede destro, il la parola ‘asse’ fa percepire chiaramente che tutto il corpo deve rimanere tonico ed in linea. Lo sguardo deve essere riposto su un punto davanti a sè e la respirazione deve essere lenta e naturale per permettere di rimanere in equilibrio senza sforzo; durante le mie lezioni cerco di non dimenticare mai il concetto di sthira sukham che Patanjali ci offre relativamente alla qualità dell’asana. Il braccio sinistro può essere riposto sul fianco, così come indicato da Satyananda, oppure può rimanere sollevato ponendolo sulla stessa linea della spalla. Per tornare nella posizione iniziale ruotare il corpo seguendo il movimento del braccio sinistro così come fatto precedentemente.

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